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Conosciamo Mauro – Trascrizione

Qui trovate la trascrizione della registrazione “Conosciamo Mauro”, pubblicata qualche giorno fa. Accanto ad ogni intervento, troverete anche il minuto della registrazione da cui parte. Buona lettura!

 

Giorgio (0:00)

Benritrovati! Eccoci qui sulla seconda parte della terza registrazione. La scorsa settimana abbiamo parlato di Tatiana. Abbiamo raccontato di più di quello che è stato il suo percorso anche attraverso la malattia e a quanto lei deve a questo metodo delle Costellazioni Familiari. Oggi invece parleremo di Mauro, attraverso quindi una lente completamente diversa. Vorrei subito entrare in quella che è la nostra registrazione.

Prima vi ricordo che io sono Giorgio e sono la persona che organizza le Costellazioni Familiari Relazionali a Conegliano e che sta cercando di promuovere il più possibile questo metodo, proprio perchè ci credo tanto, così come i nostri Costellatori.

Torniamo a Mauro. Come la settimana scorsa abbiamo chiesto a Tatiana di raccontarci di più la sua prima volta e il percorso che ha fatto durante le costellazioni, rilanciamo la stessa identica domanda a Mauro.

Mauro, cosa ci dici?

Mauro (1:00)

Sono andato ad Assisi alla prima costellazione nel 2011. Ero stato consigliato anch’io da uno psicologo, appunto per i problemi che avevo dovuti a separazione, quindi rapporti con la ex moglie e relazioni con i miei due figli. Diciamo che ero molto in contrasto con i due ragazzi, soprattutto con il maggiorenne. C’era pochissimo dialogo. E anche il dialogo con la moglie non era molto contrastante, ma diciamo che era pressochè assente, diciamo questo… Ho fatto la mia prima costellazione, credo che fosse stato Giugno, Luglio… No, era Settembre del 2011. E poi ce ne sono state altre nel 2012 e poi ho continuato sia a farle che poi a studiarle, sempre lì nello stesso ambiente con gli stessi costellatori che mi avevano assistito durante le sessioni.

Cosa dire sull’impatto che ho avuto… Posso dire che al di là di quelli che sono stati i risultati visibili, anche immediatamente… Teniam presente che mio figlio non mi telefonava mai e nel ritorno, durante la strada da Assisi a casa, mi ha chiamato per sapere come stavo e a che ora arrivavo. Per me già quella era stata una vittoria. Sembra banale, ma per chi vive queste esperienze si rende conto come anche una cosa che sembra così banale possa essere importantissima.

L’impatto dicevo, più forte, che ho avuto dalle costellazioni è stato quello di provare in qualità di rappresentante delle emozioni forti, anche poco forti, ma ovviamente quelle più forti ti rimangono più; emozioni di altre persone che non erano nemmeno presenti come se li stessi vivendo io stesso in quel momento in prima persona. Questo è stato sicuramente l’impatto più forte.

Per quanto riguarda quello che mi ha sorpreso di più è stato una cosa che mi ha emozionato tantissimo e di cui sarò sempre grato, cioè all’avere constatato personalmente che l’energia di una persona, l’energia che la permea, esiste a prescindere da spazio e tempo e che i problemi degli altri sono quasi sempre anche i nostri. E questo mi ha dato la consapevolezza che, al di là che siamo qui, nel qui ed ora, o che non ci siamo più perchè siamo passati a miglior vita, in realtà ci siamo sempre.

Giorgio (3:59)

Grazie Mauro per questa esperienza. Hai anticipato secondo me comunque la domanda successiva. Quando hai parlato del rientro a casa, di aver ricevuto la telefonata di tuo figlio, inaspettata perchè non ti chiamava mai, secondo me questo è stato il risultato più sorprendente di quelle che sono state le costellazioni. Chiedo anche a te come ho chiesto qualche giorno fa a Tatiana, se questo è stato l’impatto più sorprendente, se ce ne sono altri, e sicuramente quale è stato l’impatto più importante che questo metodo ha avuto in quella che è poi la tua vita.

Mauro (4:43)

Si, beh, questo è stato il primo impatto che ho avuto personale, quindi riguardava proprio me e mio figlio e quindi è quello che mi è rimasto più impresso. Ce ne sono stati altri, han riguardato sempre la mia famiglia perchè ho lavorato su questo, ho lavorato su problematiche mie personali e su problematiche relazionali all’interno della famiglia, quindi figli ed ex-moglie. Uno degli impatti più importanti, oltre a quello che ho già detto è stato vedere in una costellazione, com’era realmente il rapporto con la mia ex-moglie e di conseguenza ho potuto capire cosa avevo bisogno di fare o come dovevo essere in realtà per poterlo migliorare. Lo stesso posso dire per quello che riguardava il rapporto con entrambi i figli, tanto che, non posso dire che nella prima costellazione tutto si sia risolto, ma, nell’arco di due-tre costellazioni i rapporti sono nettamente migliorati e ad oggi ho un rapporto splendido con la ex-moglie, un rapporto molto buono anche con i figli.

Devo solo che ringraziare questo sistema.

Giorgio (6:11)

Quindi la parte importante è che nel tuo caso, che l’impatto che hanno avuto le costellazioni familiari è stato davvero in famiglia, più che in altri ambiti. E questo secondo me è molto interessante perchè abbiamo visto qualche giorno fa che l’impatto più importante è stato a livello di una malattia personale, quindi di una questione personale, ed in questo caso è più sulla parte delle relazioni; proprio a ribadire quello che diceva Tatiana qualche giorno fa che le costellazioni possono essere utilizzate davvero per una grande vastità di situazioni.

Faccio l’ultima domanda: dal fatto di fare le costellazioni familiari a livello personale a passare a studiare per diventare conduttore o costellatore, come vogliamo chiamarlo, e successivamente fare il passo di dire: no, mi metto davvero al servizio e metto a fare questo anche a livello professionale. Sono due passi davvero importanti e che sarebbe bello se ci spiegassi come tu li hai fatti.

Mauro (7:16)

Certo. E’ stato un po’ un susseguirsi di eventi, anche se vogliamo un po’ inaspettati. Quindi, andare ad Assisi a fare delle costellazioni senza sapere nè da chi nè dove andavo e verificare poi la praticità e l’utilità di questo sistema è stato il passo più importante. Poi da lì proseguire a farle per voler sempre migliorare, stare meglio come persone in sè stesse e anche nelle relazioni con gli altri, familiari, colleghi, amici, è stato successivo e questo mi ha portato a migliorare come persona, a sentirmi sempre meglio, a sentirmi più sicuro, a stare bene con le persone intorno.

Da qui poi, potremo dire causalmente, è arrivata l’opportunità di seguire un percorso di studi che è durato appunto oltre due anni. Si andava ad Assisi ogni mese, mese e mezzo, due; si faceva un weekend lungo e lì abbiamo davvero tastato con mano cosa poteva significare essere dei costellatori e non dei rappresentanti. Quello che mi ha affascinato soprattutto è stato quello che mi hanno insegnato i Costellatori e le Costellazioni. Sono delle regole che secondo me dovrebbero essere insegnate addirittura nelle scuole per quanto importanti sono e, rispettando queste regole, tutto funzionerebbe a meraviglia nelle relazioni. Non dico che sia facile, però già il saperle, l’averne la consapevolezza, diventa determinante.

Quindi ci siamo sempre più inoltrati in questo ambito. Abbiamo assaporato ogni weekend di studio e di pratica, perchè a volte si studiava, a volte si faceva pratica, a volte entrambi, ed è stato sempre più coinvolgente ed interessante e alla fine, grazie appunto a Giorgio, abbiamo cominciato a fare pratica al di fuori dell’ambito di Assisi, qui a Conegliano. E abbiamo visto che i risultati c’erano e l’esperienza che avevamo fatto stava cominciando a dare i suoi frutti, nel senso che altri potevano beneficiarne e questo secondo me è fantastico.

Da lì siamo andati avanti e dopo due anni, ci è stata prospettata appunto l’opportunità di farlo in maniera più costante nel tempo e con un modulo diverso, quindi non più nell’arco magari di un pomeriggio o di una sera, ma all’interno di una giornata o, volendo, poi anche due e quindi ci è sembrato opportuno poter dare questa possibilità ad altre persone di approfittare di questo metodo che sono le Costellazioni Familiari. Poi per come la vedo io, tutti dovrebbero addentrarsi oltre, proprio per conoscere le dinamiche che regolano le relazioni ed imparare a stare meglio nella vita.

Giorgio (10:34)

Grazie Mauro. Noi ci addentreremo oltre in queste dinamiche, ma non durante questa registrazione. Ci vorrà un pochino… Dobbiamo andare passo per passo, ma la voglia c’è di parlare di quelli che sono gli ordini, di quello che sono le costellazioni e di quello che le costellazioni possono davvero insegnarci a livello profondo.

Chiudo qui con questa intervista. Sapete che potete trovare tutte le precedenti interviste sulla pagina facebook di Costellazioni Familiari Relazionali, oppure sul mio sito internet personale: www.giorgiofeletto.eu. In questo modo potete approfondire, riascoltare o leggere, perchè tutte le registrazioni sono trascritte… Potete quindi rivedere il materiale che avete ascoltato.

Noi non abbiamo chiuso qui, ce ne saranno altre. La prossima registrazione sarà tutta dedicata a quello che è il ruolo del conduttore o costellatore e poi proseguiremo con altre registrazioni, con varie idee che si stanno muovendo man mano che facciamo questi primi lavori.

Io vi ringrazio per l’attenzione e ci risentiamo presto.

Conosciamo Tatiana – Trascrizione

Qui trovate la trascrizione della registrazione “Conosciamo Tatiana”, pubblicata qualche giorno fa. Accanto ad ogni intervento, troverete anche il minuto della registrazione da cui parte. Buona lettura!

 

0:00 [Giorgio]

Ben ritrovati.

Io sono Giorgio e sono l’organizzatore delle Costellazioni Familiari Relazionali a Conegliano e sono qui per raccontarvi della terza registrazione. Durante questa registrazione è saltato fuori qualcosa di molto interessante. L’idea originaria era quella di intervistare direttamente Mauro e Tatiana sulle loro esperienze personali e di proporre una registrazione congiunta dei nostri due costellatori. Nella pratica però poi ci siamo resi conto che c’era tanto materiale e quindi abbiamo pensato di organizzare la registrazione in due diverse situazioni. La prima dedicandola interamente a Tatiana, dedicandoci alle sue esperienze, a quello che lei ha vissuto. La seconda invece completamente dedicata a Mauro.

Come vedrete sono due registrazioni che sono diverse, proprio per il tipo di esperienza e questo secondo me rende ancora più ricco quello che è il nostro messaggio, quello che vogliamo raccontare.

Questa terza registrazione arriva dopo altre due: la prima molto generale sulle costellazioni familiari e la seconda dedicata al cliente. Prima di passare direttamente a spiegare altri pezzi delle costellazioni abbiamo pensato di raccontare la parte personale.

Secondo me questa parte è molto importante perché aiuta ancora di più a conoscere i costellatori e a capire il loro percorso e li rende, se volete, delle figure più umane, più vicine a quello che è il sentire di tutti noi.

Parliamo quindi direttamente con Tatiana e le chiediamo direttamente di raccontarci un pochino di lei, di raccontarci quella che è stata la sua prima volta, ma anche quello che è stato il suo percorso nelle Costellazioni Familiari così da poter capire meglio Tatiana.

2:02 [Tatiana]

La mia avventura è iniziata nel 2012. Non sapevo assolutamente nulla di questo tipo di metodo. In quel periodo ero seguita da una terapeuta perché c’è stato un momento molto difficile. Io sono separata, ero in totale contrasto con il mio ex marito, ed in mezzo, avendo una figlia, purtroppo ci andava sempre lei. Quindi i suoi malesseri, la discordanza che avevamo io ed il mio ex marito, è stato un momento molto difficile e particolare.

Quindi appunto ero seguita da questa terapeuta che mi ha suggerito di approcciare a questo metodo dicendomi di andare ad Assisi. Quindi io raggiungo Assisi; non sapevo niente di tutto ciò, non sapevo come funzionavano, non sapevo quello che sarebbe successo, non ne avevo proprio la più pallida idea. Ero partita anche un po’, non diffidente, però potete capire che il primo impatto non è stato granché: ero stata buttata nel vuoto.

Laggiù inizio, passo anch’io da cliente e porto la mia problematica. Parlando prima un po’ con le due persone che facevano da conduttori e quindi le mie tematiche erano in primis anche quello che era la mia malattia: raccontando la mia storia, in primo luogo, in primissima cosa, è saltata fuori quello che è la mia malattia. Quindi passando da cliente la persona laggiù decide di scegliere tra i rappresentanti che c’erano giù una persona che rappresentasse la mia malattia. Quindi io ho cominciato da lì.

Mi scuso, non ho detto qual è la mia malattia: io ho la sclerosi multipla.

Questo è il mio percorso iniziale. Sono partita proprio da lì. La mia sessione è stata difficile, dura. Il capire quello che voleva la mia malattia da me, il capire quello che io volevo effettivamente dalla mia malattia… è stato un weekend molto tosto.

Successivamente ne ho fatte molte altre in merito. Il lasciare andare comunque anche quello che era un legame molto forte, molto stretto che avevo comunque con mia mamma perché anch’essa aveva la stessa malattia ed è deceduta quando io ero molto piccola. Quindi tutti i sensi di abbandono, l’affetto e l’amore di una mamma che non ho avuto… Non so se potete andare ad immaginare una cosa di questo genere, però per me logicamente è stata sofferta.

Nel corso degli anni e comunque col tempo ne ho fatte ancora, di costellazioni familiari. Pensavo l’impatto nel vedere come funzionavano, comunque per me è stato un po’ strano perché vedere queste persone che si muovono, come si comportano, quello che provano, era veramente un po’ strano, proprio da teatro. Però strada facendo ho imparato a conoscerle, ho imparato anch’io non solo a far da cliente ma sono chiamata spesso anche a far da rappresentate e vedere e toccare con mano e sentire con il mio corpo le sensazioni che arrivavano così, si può dire dal nulla… L’impatto è quello: sembra che arrivino tutte dal nulla, ma non è così…

Questo mi ha portato comunque nel corso degli anni a sviluppare una consapevolezza diversa, a fare un lavoro su di me importante, fino ad arrivare ad oggi che con il senno di poi, io ripeto e spero che questo arrivi chiaro, non si guarisce del tutto da una malattia così che reputo comunque importante. Io sono ancora ad oggi tutt’ora malata. Ma la mia malattia è regredita. Regredita perché comunque sia so che questo tipo di lavoro ha fatto per me molto bene: mi ha dato una consapevolezza e una visione della vita del tutto diversa e questo mi ha sostanzialmente cambiata. Sono cambiata io e ho cambiato approccio verso tutto il mio sistema familiare, verso le amicizie, piuttosto che sul lavoro… Sono stati passaggi importanti.

Che altro dire… Un grande consiglio: provateci. Provateci perché per me questa esperienza è stata davvero straordinaria ed è per questo che piano piano me ne sono innamorata di questo metodo e sono contenta di poter esprimere questa mia felicità e buttare anche a voi la mia esperienza. Io mi auguro che vi arrivi forte e che vi permetta di lasciare le vostre paure e di provarci. Almeno provateci.

7:49 [Giorgio]

Ti ringrazio per la risposta perché è stata veramente forte. Anche perché parlare di temi così personali come può essere una malattia come la sclerosi, può essere veramente forte e anche soltanto raccontare quello che è successo a livello emotivo può portare alla luce varie emozioni. Quindi sicuramente la domanda successiva che avevo preparato era “Qual è stato l’impatto più importante e quale più sorprendente?”, forse quindi quello più importante ne hai già parlato e ci resta da raccontare magari quello più sorprendente, o forse no, ce lo dirai tu.

 

8:26 [Tatiana]

L’unica cosa ecco che io non ho probabilmente fatto chiaro con la risposta di prima è che vedere che la scelta del rappresentante è stata forte perché le due persone che dirigevano la costellazioni hanno chiamato fuori una persona che rappresentasse proprio la malattia. Ecco perché si può fare qualsiasi cosa, lavorare su qualsiasi cosa.

E vedere il comportamento… questo è stato per me uno shock molto forte. Perché vedere il comportamento della malattia stessa, di come si comportava, di come si piegava, di come si è buttata a terra… è stata una cosa… l’impatto fortissimo. E il vedere poi, comunque mettendomi a confronto poi con una persona che rappresentasse me, vedere la non reazione che avevo su questa malattia, il non sentirla mia… è una sensazione che non ti so neanche descrivere, sinceramente, perché è stata veramente una cosa molto forte.

Questo è quello che mi ha impressionato di più: vedere come reagiva la mia malattia. Questo sì, vederla così in mezzo alla stanza, vedere il comportamento della mia malattia. Questo è stato l’impatto molto forte.

Con l’andare degli anni comunque ho notato che… ho faticato è, ho faticato tantissimo ad innamorarmi della malattia… che sembra una cosa banale, ma sono riuscita a volerle bene perché era mia e se volevo bene a lei, era come voler bene a me stessa. E questo, con l’andare del tempo, lavorandoci su, sono riuscita ad arrivare ad un punto che… poi le cadute ci stanno sempre… però questa è stata la cosa sorprendente per me: riuscire a voler bene ad una malattia che ben tutti sappiamo che quando una persona ha una malattia, l’impatto non è di innamoramento verso la malattia, anzi è tutto l’opposto. E invece riuscire ad amare quello che è mio ha scatenato un rapporto molto più bello verso la malattia e naturalmente anche la mia malattia, con il tempo, piano piano, si è un po’ allontanata da me e ad oggi è anche regredita.

11:13 [Giorgio]

Grazie. Di nuovo ribadisco quello che dicevo prima. Sia molto forte, il parlare di una malattia personale, di qualcosa che avviene a livello personale profondo, ma è anche tanto di ispirazione perché chiaramente se ci sei riuscita tu, comunque dai uno spiraglio a tante altre persone in situazioni diverse, che possono riuscire a, come dici tu non sempre con facilità, a fare questa tipologia di percorso.

Ti chiedo quindi, l’ultima domanda, semplicemente, se è stato questo a scatenare il tuo desiderio di diventare conduttore/costellatore e quindi a fare tutto il percorso di più di due anni di training, oppure se c’è anche qualcos’altro e cosa ti ha portato a fare il passo successivo.

12:05 [Tatiana]

Questo sicuramente, il mio cammino, è servito tanto. Questo sicuramente mi ha portato ad essere più curiosa in merito a questo metodo e quindi ho accettato ben volentieri di approfondire con i libri in merito. Il primo impatto comunque è stato che nella lettura per me diventava in primis un percorso mio personale interiore e poi con il tempo questa cosa mi ha proprio intrigato, se si può dire, mi ha entusiasmato, ho visto che funzionano, ho visto anche tastando con le mie mani, parlando con la gente, vedo che se una persona ci crede, funzionano. Quindi questa cosa mi ha dato ancora più la spinta per continuare.

E adesso il voler fare il salto ancora più alto, ho visto a maggior ragione che le persone con il nostro metodo sono rimaste sempre entusiaste. Da qui voglio approfondire ancora di più, grazie anche a Giorgio che ci da l’opportunità di farci conoscere ancora di più e spero che questa raccolta vi possa servire ed entusiasmare come ha entusiasmato me in merito a questo metodo.

13:35 [Giorgio]

Ringrazio tantissimo Tatiana per questo intervento, per quello che ci ha raccontato. Non è facile raccontarci di una parte così profonda ed è pure molto emozionante. Io spero davvero tanto che l’emozione che c’è stata nel raccontarlo sia passata attraverso l’audio, attraverso le cuffie. Spero davvero che possiate cogliere l’importanza che ha questo metodo anche per situazioni come quelle di Tatiana che potrebbero sembrare non proprio semplici.

Sapete che questa terza registrazione è stata divisa in due e quindi la prossima sarà interamente dedicata a Mauro. Aspetteremo come sempre una settimana, ma aspetteremo secondo me questa volta con un po’ più di desiderio, perché visto che il racconto personale di Tatiana è stato così intenso, ci aspettiamo magari che anche quello di Mauro lo sia e spero che non ne siate delusi.

Io sono, di nuovo, Giorgio e vi ringrazio ancora per l’ascolto.

Conosciamo Mauro

Seconda intervista in cui entriamo nel personale! Mauro ci racconta di come ha iniziato il suo percorso con le Costellazioni, partendo da quali sono state le problematiche che ha avuto a livello individuale e di come le ha affrontate. E’ un percorso molto diverso da quello che abbiamo ascoltato la settimana scorsa e che ci permette di comprendere la varietà delle tematiche che le costellazioni familiari possono affrontare.

Ulteriori interviste sono già state registrate e sono in fase di post-produzione. Rimanete quindi sintonizzati sul canale Facebook: https://www.facebook.com/costfamrel/ dove verranno inserite tutte le registrazioni, così come eventi, citazioni, storie di successo, libri… Nella stessa pagina, oppure nel blog del sito www.giorgiofeletto.eu, troverete anche le registrazioni precedenti.

Per aiutare l’ascolto, abbiamo scelto di elencare qui di seguito le domande ed il minuto corrispondente:
0.00 – Introduzione. Qual è stato il tuo percorso nelle costellazioni?
4:04 – Quale è stato l’impatto più importante e quale quello più sorprendente della tua esperienza?
6:49 – Cosa ha scatenato il tuo desiderio di diventare costellatore?

Infine comunichiamo che, in un prossimo post, vi proporremo una trascrizione.

Conosciamo Tatiana

 

In questa intervista entriamo nel personale, permettendoci di scoprire un lato di Tatiana che pochi conoscono. Vi raccontiamo quindi di come Tatiana ha conosciuto le costellazioni e di come ha scelto di diventare costellatrice. Vi prometto che rimarrete sorpresi!

Ulteriori interviste sono già state registrate e sono in fase di post-produzione. Rimanete quindi sintonizzati sul canale Facebook: https://www.facebook.com/costfamrel/ dove verranno inserite tutte le registrazioni, così come eventi, citazioni, storie di successo, libri… Nella stessa pagina, oppure nel blog del sito www.giorgiofeletto.eu, troverete anche le registrazioni precedenti.

Per aiutare l’ascolto, abbiamo scelto di elencare qui di seguito le domande ed il minuto corrispondente:
0.00 – Introduzione. Qual è stato il tuo percorso nelle costellazioni?
7:53 – Quale è stato l’impatto più importante e quale quello più sorprendente della tua esperienza?
11:19 – Cosa ha scatenato il tuo desiderio di diventare costellatore?

Infine comunichiamo che, in un prossimo post, vi proporremo una trascrizione.

Dalla parte del Cliente

 

Questa seconda registrazione è dedicata interamente alla figura del Cliente, che nelle Costellazioni Familiari rappresenta la persona che porta il proprio disagio, la propria situazione da risolvere. Con l’aiuto di Mauro e Tatiana racconteremo le possibilità di intervento di questa metodologia, arrivando a capire l’enorme portata di questa tecnica.

Ulteriori interviste sono già state registrate e sono in fase di post-produzione. Rimanete quindi sintonizzati sul canale Facebook: https://www.facebook.com/costfamrel/ dove verranno inserite tutte le registrazioni, così come eventi, citazioni, storie di successo, libri… Nella stessa pagina, oppure nel blog del sito www.giorgiofeletto.eu, troverete anche la precedente registrazione, ovvero l’introduzione a questo metodo.

Per aiutare l’ascolto, abbiamo scelto di elencare qui di seguito le domande ed il minuto corrispondente:
0.00 – Introduzione. Che cosa possono risolvere le costellazioni familiari?
2:38 – Ci sono controindicazioni?
4:04 – Raccontateci di una Costellazione.
8:46 – Questa metodologia, che cosa ci insegna ad un livello più “alto”?
10:28 – Date un suggerimento ad uno scettico.

Infine comunichiamo che, in un prossimo post, vi proporremo una trascrizione.

Introduzione alle Costellazioni Familiari Relazionali – Trascrizione

Qui trovate la trascrizione della registrazione “Introduzione alle Costellazioni Familiari Relazionali”, pubblicata nei giorni scorsi. Accanto ad ogni intervento, troverete anche il minuto della registrazione da cui parte. Buona lettura!

 

Giorgio (0:00): Benvenuti. Siamo qui con Mauro e Tatiana in questa serie di registrazioni dedicate alle Costellazioni Familiari Relazionali. E’ stata costruita questa serie per dare l’opportunità a tutte le persone che si interfacciano alle Costellazioni Familiari o per la prima volta o perché sono curiose di approfondire l’argomento per dare la possibilità di conoscerle meglio, approfondire il vero significato di questa metodologia che ha già aiutato tante persone in tutto il mondo e che sta diventando sempre più popolare, in Italia e non solo.

Mauro e Tatiana vi parleranno loro della loro storia, non in questa prima registrazione, ma in una successiva. In questa prima ci dedicheremo in senso generale alle Costellazioni Familiari, al loro significato, a quello che è questo metodo e ad un po’ di suggerimenti su quelli che sono gli approcci da tenere verso appunto le Costellazioni Familiari

Partiamo quindi dal capire che cosa sono le Costellazioni Familiari, quindi nel capire in che cosa consiste il lavoro, come funzionano.

Parliamo in questo caso con Mauro.

 

Mauro (1:19): Le Costellazioni Familiari sono una tecnica. Io le definirei un metodo d’indagine che permette al costellatore di individuare le dinamiche nascoste all’interno di una famiglia o di una relazione e di migliorarle. Quindi la Costellazione ci permette di diventare consapevoli di questi aspetti nascosti che fino a prima erano oscuri e che appartengono sia all’inconscio dell’individuo che a quello familiare e, una volta che questi blocchi vengono portati alla luce, la nostra coscienza li può rielaborare e assimilare.

Quindi le Costellazioni sono un metodo che agisce proprio su questi blocchi e permette di migliorare prendendone consapevolezza. E questo migliora le relazioni dell’individuo, a livello personale e familiare.

 

Giorgio (2:25): Grazie Mauro, hai usato termini interessanti come Costellatore. Parliamo appunto di Costellazioni ed il costellatore è saltato fuori come una figura importante in quello che è il sistema delle Costellazioni Familiari, ma non è l’unica figura importante. Quindi chiediamo a Tatiana di approfondire la terminologia all’interno di questo metodo, ovvero di approfondire il metodo in sé: come funziona nella pratica?

 

Tatiana (2:54): Benissimo. Ci sono tre figure importanti per sviluppare una sessione di Costellazioni Familiari. Appunto il Conduttore (o Costellatore) che è quello che conduce la Costellazione, c’è il Cliente che è quello che porta il suo disagio e i Rappresentanti che sono essenziali per valorizzare tutto quello che è la costellazione stessa perché rappresentano proprio qualcuno della famiglia di origine.

In breve, spero in breve, di spiegare a parole, anche se a parole non è semplice, di spiegare una sessione di costellazioni. Cercherò di farlo nel modo più semplice e comprensibile per tutti.

Le costellazioni familiari relazionali si svolgeranno in una stanza dove ci si troverà con persone di nostra conoscenza oppure con altre a noi del tutto sconosciuto. Verrà chiesto di sedersi in cerchio in questa stanza per poter formare al centro un vuoto che sarà il nostro campo di lavoro. Vicino a noi conduttori, cioè a me e a Mauro, ci sarà una sedia, o comunque un posto vuoto, che attenderà tra i presenti in sala una persona che vorrà lavorare su un suo disagio che in quel momento gli o le crea un particolare disequilibrio. Alla persona che si siederà lì verrà chiesto di spiegare con poche parole (il tema, ndr) su cui vorrà lavorare e quindi (la motivazione, ndr) per cui è lì. Non si dovrà raccontare tutta la storia della propria vita ma chi vorrà approcciare questo metodo dovrà avere comunque la richiesta ben chiara e possibilmente (esprimerla, ndr) con poche parole.

In merito noi normalmente, anzi, ci piacerebbe tanto che le persone che vengono ad approcciarsi con questo metodo,  si informino su tutte le situazioni a livello familiare; quello di origine innanzitutto. Porto qualche esempio: se ci sono stati aborti spontanei o no, morti premature, malattie particolari, suicidi, morti anche in guerra di qualche antenato eccetera eccetera. Per noi avere queste conoscenze è fondamentale per lo sviluppo del lavoro stesso.

In questo caso dopo che la persona ha espresso, sempre ripeto con poche parole, il proprio disagio (faccio un esempio: mi trovo una persona che trova difficoltà a comunicare con i figli), viene chiesto alla persona in merito di scegliere tra tutti i presenti, ecco qui che in gioco ci si mettono i rappresentanti, di scegliere le o la persona che rappresenti, in questo caso, proprio i figli. Si dovrà scegliere non perché uno (mi) sta simpatico, piuttosto perché è una persona che io conosco, o che lavora con me. Assolutamente no. Si dovrà scegliere istintivamente, ascoltare, ascoltarsi e ascoltare quell’energia ci sta chiamando. Naturalmente chiederemo alla persona in questione di andare vicino alla persona che ha scelto, di chiederle se ha voglia di rappresentare, appunto, suo figlio e il rappresentante in questione può anche dire di no, perché nessuno è obbligato: ognuno ha il libero arbitrio. Se dirà di no, non ci sono assolutissimamente problemi, si passa a sceglierne un’altra.

Una volta scelto le persone per fare da rappresentanti, verranno accompagnati delicatamente al centro, quindi nel nostro campo energetico, e le posizionerà come meglio crede: di fronte, una in fianco all’altra, una di spalle all’altra, ognuno come meglio vorrà posizionare. Dal momento che la posizione per il cliente è stabilita, si risiederà vicino a noi e da lì daremo, io e Mauro, il via alla rappresentazione.

Naturalmente i rappresentanti in questo caso dovranno cercare di mettersi a disposizione come un canale e di sentire tutto quello che gli arriva: un’emozione, un pianto, piuttosto che la rabbia, magari hanno voglia di allontanarsi dalla persona che gli è stata messa vicino… E tutto questo ci permetterà di: uno verrà valorizzata com’è la costellazione, e (due, ndr) per noi conduttori è un capire dove la situazione è più complicata o tra chi è più complicata. Saremmo solo noi ovviamente a chiedere e a fare domande in merito, in base ai vari spostamenti che ci saranno.

Prima di cominciare comunque la sessione verrà chiesto e questo lo mettiamo come una cosa importantissima di lasciar fuori assolutamente il giudizio e di rispettare tutte le persone che si troveranno lì quel giorno e di accoglierle con il proprio disagio, se è possibile con amore. Ogni persona ha il proprio dolore interiore e non è più o meno importante del nostro. Ricordiamocelo sempre. Quindi assoluto rispetto. Vi verrà anche chiesto che finita la giornata, non si esce con il primo pensiero di raccontare al mondo intero tutto quello che è successo, né tantomeno di entrare in merito a problematiche di altre persone. Quindi ripeto: riservatezza e per almeno 21 giorni di non raccontare niente a nessuno. Se vorrete potrete fare una semplice riflessione: se è andata bene, se state bene o se state male, ma di dire eventualmente che racconterete un po’ più in particolare, in dettaglio, più avanti, non in quel momento. Tutto quello che si sarà smosso in quel giorno è un’energia che va maturata in ognuno di noi. Se la portiamo fuori divulgando con parole e commenti, quest’ energia si disperde ed è come non aver fatto assolutamente nulla.  Quindi è una raccomandazione che facciamo veramente di cuore. Cercate comunque di tenere per quanto possibile la mente libera in questo lasso di tempo, di non elaborare con la mente ma di ascoltare e osservare tutto quello che vi sta accadendo nei giorni successivi e le relazioni con la gente intorno. Se questa cosa la si fa, sembra surreale, ma se la si fa, si potrà constatare che determinate dinamiche nostre o delle persone che ci circondano, potrebbero effettivamente cambiare. Questo è un po’ in generale. Spero di essere stata abbastanza chiara e comprensibile. Questa è la giornata di una sessione di costellazione.

 

Giorgio (12:23): Grazie Tatiana, sei stata molto precisa, molto specifica e questo è molto utile perché così si capisce meglio quello che è in pratica il lavoro che viene fatto. Questo secondo me è molto importante. Ci sono tante domande che possono essere sorte da quello che tu hai detto, male lasciamo un pochino per le prossime registrazioni. Qui vogliamo fare un’introduzione e quindi l’introduzione ci impone di chiedere che origine hanno le costellazioni e perché si chiamano così. E quindi glielo chiediamo a Mauro.

 

Mauro (13:00): Le Costellazioni Familiari sono una tecnica che ha messo a punto Bert Hellinger a metà degli anni ’90. E’ stata messa a punto in quel periodo, dal ’93 ha iniziato a pubblicare dei libri su questo metodo, però diciamo che la tecnica ha cominciato a diffonderla già a metà degli anni ’80. Bert Hellinger, chi è? Lui è nato nel 1925, ha studiato filosofia, ha studiato teologia, pedagogia, poi è diventato psicanalista. Per 16 anni ha lavorato come missionario cattolico presso gli Zulu in Sudafrica. Questa tecnica delle Costellazioni Familiari la ha sviluppata sotto l’influenza di varie terapie, come la terapia primaria, la Gestalt, la terapia psicodinamica, la familiare sistemica, l’analisi transazionale, la psicanalisi, l’ipnoterapia. Quindi diciamo che è un risultato di tante cose messe insieme che lo hanno portato ad elaborare questa meravigliosa tecnica.

Bert Hellinger ha dato questo nome alle costellazioni, cioè Costellazioni Familiari; i due termini nascono da queste due situazioni: Familiari perché il problema il disagio che una persona manifesta, anche all’interno di una relazione esterna alla famiglia, sia che sia con un amico, con un collega di lavoro, alla fine ha sempre un’origine familiare, perlomeno quasi sempre; invece il temine Costellazione deriva dal fatto che Hellinger ha individuato degli ordini di struttura fissi, che servono per mantenere l’equilibrio nel sistema famiglia, che servono a farlo sopravvivere. Questi ordini ci sono anche in tutti i sistemi, compreso il sistema stellare e sembra appunto che Hellinger abbia tratto da qui la decisione di dare questo nome alle Costellazioni, quindi Costellazioni Familiari.

 

Giorgio (15:16): Grazie. Un’ultima domanda per questa prima serie di attività. Abbiamo capito che le costellazioni familiari hanno tutto un setting specifico, quindi tutta un’ambientazione specifica, dei ruoli specifici ed è un lavoro molto codificato sotto tanti punti di vista. Negli ultimi 20 anni, cioè dagli anni ’90 in poi, da quando Hellinger ha iniziato a diffondere questa metodologia, si sono formati comunque centinaia di costellatori o conduttori, a seconda di come vogliamo chiamarli, che hanno presentato la propria versione, la propria metodologia, la propria tonalità di costellatori all’interno del proprio lavoro. L’ultima domanda di questa serie è: qual è la vostra tonalità? cos’è che voi portate all’interno delle costellazioni?

 

Tatiana (16:05): La nostra tonalità… E chiedo anche a Mauro in questo caso se ha voglia di dire la sua perché è giusto secondo me che se ha qualcosa da aggiungere anche Mauro, lo faccia. Noi la abbiamo imparata, questa tecnica, da due persone meravigliose, da due persone che comunque hanno l’Amore dentro, nel vero senso della parola. Questo imparare da loro l’abbiamo assorbito tantissimo e questo Amore è quello che noi vogliamo per le nostre costellazioni: portarle avanti con l’umiltà, con l’Amore e con il rispetto per tutte le problematiche di tutte le persone, indipendentemente da qualsiasi problema sia. Più o meno forte: non è vero che è così. Sono tutti uguali ed è con l’umiltà, ripeto, e con l’Amore che noi vogliamo portare avanti questo tipo di lavoro. Così ci è stato insegnato e così noi vorremmo continuare a fare.

 

Mauro (17:13): Concordo con quello che ha detto Tatiana, è perfetto. Voglio aggiungere solo che ritengo, anzi sono certo che ogni costellatore porta nel campo un’impronta che è quella sua personale e che può essere diversa dagli altri . Ha le sue caratteristiche e queste lo rendono unico e quindi anche la costellazione può essere diversa da una persona all’altra che la conduce. Questo è una cosa che va detta.

Per quello che riguarda il metodo, le caratteristiche nostre, son d’accordo con Tatiana: le due voci principali per noi sono Umiltà e Amore che abbiamo imparato ad Assisi da queste due persone che io ogni volta che le penso o le nomino, si parla di loro, mi emoziono sempre e ancora le ringrazio.

 

Giorgio (18:22): Grazie mille. Chiudiamo qui questa prima registrazione. Ne seguiranno altre. Di organizzate ce ne sono diverse. La prossima tratterà del ruolo del Cliente, cioè la persona che viene e manifesta durante la costellazione il proprio disagio e la propria difficoltà. Andremo un pochino più a fondo su ciò che le Costellazioni possono risolvere e in che modo ed entreremo più nel dettaglio di queste dinamiche.

Vi ringrazio di aver ascoltato fino a qui e vi aspetto tra una settimana. Grazie.

Introduzione alle Costellazioni Familiari Relazionali

 

Con questa registrazione vi proponiamo la prima intervista da me (Giorgio) fatta a Mauro e Tatiana, i Costellatori delle Costellazioni Familiari Relazionali. Vogliamo infatti raccontare in dettaglio questa meravigliosa metodologia, che ha già aiutato moltissime persone in tutto il mondo da quando Bert Hellinger, negli anni ’80, la ha sviluppata.

In questo audio ci spiegano cosa sono le costellazioni e come funzionano, soffermandosi sulle varie fasi del lavoro, sulle origini e su molto altro ancora. Ulteriori interviste sono già state registrate e sono in fase di post-produzione. Rimanete quindi sintonizzati sul canale Facebook: https://www.facebook.com/costfamrel/ dove verranno inserite tutte le registrazioni, così come eventi, citazioni, storie di successo, libri…

Per aiutare l’ascolto, abbiamo scelto di elencare qui di seguito le domande ed il minuto corrispondente:
0.00 – Introduzione. Cosa sono le Costellazioni Familiari?
2:25 – Quali sono i ruoli e come funziona questo metodo nella pratica?
12:35 – Quali sono le origini di questa metodologia?
15:28 – Qual è la vostra “tonalità”, cosa portate voi all’interno delle Costellazioni?

Infine comunichiamo che, in un prossimo post, vi proporremo una trascrizione.