Conosciamo Tatiana

 

In questa intervista entriamo nel personale, permettendoci di scoprire un lato di Tatiana che pochi conoscono. Vi raccontiamo quindi di come Tatiana ha conosciuto le costellazioni e di come ha scelto di diventare costellatrice. Vi prometto che rimarrete sorpresi!

Ulteriori interviste sono già state registrate e sono in fase di post-produzione. Rimanete quindi sintonizzati sul canale Facebook: https://www.facebook.com/costfamrel/ dove verranno inserite tutte le registrazioni, così come eventi, citazioni, storie di successo, libri… Nella stessa pagina, oppure nel blog del sito www.giorgiofeletto.eu, troverete anche le registrazioni precedenti.

Per aiutare l’ascolto, abbiamo scelto di elencare qui di seguito le domande ed il minuto corrispondente:
0.00 – Introduzione. Qual è stato il tuo percorso nelle costellazioni?
7:53 – Quale è stato l’impatto più importante e quale quello più sorprendente della tua esperienza?
11:19 – Cosa ha scatenato il tuo desiderio di diventare costellatore?

Infine comunichiamo che, in un prossimo post, vi proporremo una trascrizione.

Dalla parte del Cliente – Trascrizione

Qui trovate la trascrizione della registrazione “Dalla parte del Cliente”, pubblicata qualche ora fa. Accanto ad ogni intervento, troverete anche il minuto della registrazione da cui parte. Buona lettura!

 

Giorgio (0:00): Ben ritrovati in questa seconda registrazione di questa raccolta dedicata alle Costellazioni Familiari Relazionali, intervistando Mauro e Tatiana. Io sono Giorgio e gestisco questa pagina Facebook e organizzo le Costellazioni Familiari Relazionali a Conegliano. Sono un paio d’anni che lavoriamo con questa metodologia nella città di Conegliano e diverse persone hanno trovato beneficio e giovamento dal lavoro con Mauro e Tatiana. Oggi parliamo del lato del Cliente, ovvero una delle tre figure fondamentali, insieme al Conduttore e al Rappresentante.
Perché parliamo del Cliente? Perché nella maggior parte dei casi, le persone che non conoscono ancora questa metodologia, magari sono curiose di capire a cosa può servire, se ci sono controindicazioni, che cosa ci insegnano e soprattutto molte persone che possono vedere questo metodo con scetticismo, possono trovare attraverso la risposta a queste domande un piccolo desiderio di andare a sperimentare, a vedere che cosa sono le Costellazioni.
Partiamo quindi dalla domanda più semplice, ovvero, che cosa possono risolvere le costellazioni Familiari, passando la parola a Tatiana.

Tatiana (1:24): Quello che si può risolvere con le costellazioni familiari sono tutte le varie tipologie di relazioni. Possono essere quelle della propria famiglia di origine, quelle della famiglia attuale per chi si è spostato, quelli con i figli, quella con eventuali separazioni. Quindi quando c’è una coppia di separati, subentrano magari determinati contrasti, quindi la comunicazione si rompe un po’ e quindi si può lavorare in merito anche a questa tipologia di lavoro. Si possono lavorare (relazioni) anche se sono nell’ambito lavorativo, quindi i colleghi o i datori di lavoro. Si può lavorare comunque sulle sensazioni, magari c’è un periodo che ci si sente tanto arrabbiati o magari tanto delusi piuttosto che ansiosi; ogni tipologia di sensazione o meccanismi che abbiamo in quel particolare momento, tutto si può portare per poter fare uno sviluppo di vedere al di fuori cosa succede facendo una costellazione.

Giorgio (2:38): Il campo di applicazione è quindi molto molto ampio e le possibilità sono molte. La domanda quindi è dall’altro lato delle controindicazioni, nel senso se in questo lavoro ci sono o delle categorie non conviene che lavorino con questa metodologia, oppure proprio delle controindicazioni nel lavorare.

Mauro (3:07): In linea di massima no, controindicazioni non ce ne sono, tranne in due casi. Questi casi sono: le donne in stato di gravidanza che noi preferiamo non partecipino perché gli stati emotivi che si vivono durante una costellazione possono essere veramente molto intensi e quindi è opportuno evitare di andare incontro a questi stati. L’altro caso è se un Cliente ha una patologia importante per la quale è anche seguito da uno psicoterapeuta; allora in questo caso è bene che chieda il permesso al suo psicoterapeuta o addirittura se possibile anche che quel medico sia presente durante la costellazione. Al di fuori di questo non ci sono controindicazioni.

Giorgio (4:04): Ora passiamo ad una domanda un pochino più profonda. Queste sono appunto le tipologie di lavori che ci sono state, abbiamo parlato di controindicazioni… Prima di proseguire con la prossima domanda, se avete voglia, vorrei che ci raccontaste magari un lavoro che vi ricordate, una problematica e come si è sviluppata all’interno delle costellazioni. Giusto per capire meglio il legame ad esempio tra una sensazione che potrebbe essere ricorrente, appunto si parlava di rabbia, tristezza o altro e poi come si è sviluppata. Può essere sia una costellazione vostra così come una costellazione in cui avete fatto da conduttori, o magari una in cui eravate Rappresentanti. Ma giusto per farci capire meglio come una sensazione o una situazione di tensione a livello relazionale possa avere un’origine familiare.

Mauro (5:05): Dunque… Premetto una cosa: probabilmente per come avvengono le costellazioni familiari, difficilmente si ricordano in modo esatto e per dir la verità io nemmeno me le ricordo. Per cui quello che è avvenuto lo lascio andare probabilmente perché non fa parte del campo razionale. Quindi la tendenza è proprio quella di dimenticarle.
Adesso che Giorgio ha fatto la domanda, mi viene in mente una delle ultime fatte in cui un papà si era presentato con un problema riguardo al figlio. Cioè lui diceva di essere un padre molto amorevole; c’era una separazione già avvenuta da anni, il figlio viveva prevalentemente con lui e questo figlio ormai maggiorenne o quasi era molto scontroso con lui, sembrava sempre arrabbiato, molto distaccato, chiuso, parlava poco e non sapeva spiegarsi come questo potesse avvenire dato tutto quello che faceva per il figlio. Il rapporto con la madre, da parte del ragazzo era discontinuo, quasi assente diciamo.
Niente, nella costellazione è stato inserito un rappresentante per il papà e un rappresentante per il figlio, almeno inizialmente. Queste due persone si sono relazionate e si è visto da subito che il ragazzo si allontanava abbastanza velocemente dalla figura del padre, cioè chi lo rappresentava. Dopodiché sono state chieste le sensazioni che avessero i due rappresentanti: il papà diceva che si sentiva impotente nei confronti del figlio, mentre il figlio, con sorpresa del padre, cioè del padre reale, quindi del cliente, diceva di essere terrorizzato dal padre. Quindi un aspetto assolutamente oscuro in questa situazione, che il padre non avrebbe mai potuto (sapere) potesse esistere, in virtù di quello che era il suo atteggiamento, il suo fare, nei confronti del figlio costantemente presente, eccetera.
Mi ricordo che è stata poi inserita la figura della madre e che questa figura è stata determinante per capire quello che stava vivendo il figlio. Cioè si sono avvicinati quasi subito, si sono abbracciati, se non ricordo male c’è stata anche una forte commozione da parte di entrambi e poi la mamma insieme al ragazzo si è inginocchiata a terra e il ragazzo ha assunto una posizione, in braccio alla mamma, disteso tra le braccia della mamma, quasi come fosse un neonato, a dimostrazione che aveva bisogno di quell’amore materno che forse gli mancava.
Questo ha permesso al padre, cioè al cliente, di capire qual era la situazione, di qual era la reale necessità di questo ragazzo e di conseguenza poi poter agire una volta a casa, parlandone anche con la ex moglie.

Giorgio (8:46): Ulteriore domanda riguarda un aspetto un pochino più generale. Fin qui abbiam parlato delle domande specifiche che possono fare, o dei disagi che possono portare le varie persone che partecipano alle costellazioni familiari. Io qui vorrei passare al livello successivo, cioè la metodologia delle costellazioni familiari, nel caso in cui noi volessimo approfondire e partecipare a più costellazioni, che cosa ci insegna? Che cosa ci insegna a livello, magari, più alto?

Tatiana (9:23): Le costellazioni ci insegnano a portare il rispetto verso le altre persone che ci circondano e a capirle molto meglio. Ci permetto di comprendere tutte le loro problematiche, che non sono principalmente semplici. E rimanere in assenza di giudizio verso queste è importante. Noi siamo abituati a giudicare tutti, perché non ci sta simpatico, perché… ma di fondo e di base tutti noi abbiamo una problematica e delle dinamiche familiari molto forti e molto importanti.
Ci insegnano quindi comunque a vivere meglio, perché se noi cerchiamo di valutare la persona che abbiamo davanti e vederla dall’esterno senza giudicarla, ci permette anche a noi di vivere meglio e di rimanere un po’ più in serenità di fronte alle situazioni della vita.

Giorgio (10:28): Grazie Tatiana. Passiamo all’ultima domanda per questa seconda registrazione, sperando di essere stati un pochino più precisi e chiari per quel che riguarda il punto di vista del Cliente e aver magari motivato qualcuno di voi a venire alle costellazioni familiari relazionali. L’ultima domanda è per Mauro. Diciamo: è più un suggerimento che una domanda. La richiesta è di dare un suggerimento ad un curioso, ad una persona che magari è stato incuriosito da questa nostra chiacchierata, è un po’ affascinato da questa metodologia particolare ma che rimane estremamente scettico e diffidente di fronte a quello che viene raccontato. Qual è il suggerimento che si può dare.

Mauro (11:13): Lo scettico è una figura che io apprezzo molto, perché mi ci rispecchio abbastanza. E quindi per uno scettico sicuramente la soluzione migliore è quella di partecipare almeno una volta ad una costellazione. Direi che a questo non c’è scampo. Magari solo come Osservatore se non vuole fare il Rappresentante può fare a meno di farlo. Però come osservatore lo si può fare.
Suggerisco di leggere qualche libro di Hellinger o di altri autori sull’argomento. Però ribadisco che per capire come funzionano le Costellazioni e per vedere quali benefici possono dare, solo partecipare può darci la realtà di quello che possono trasmettere, di quello che possono darci le costellazioni.

Giorgio (12:07): Grazie. Quindi vi aspettiamo numerosi.
Chiudiamo qui questa seconda registrazione e diamo in anteprima qual è l’argomento della prossima. La prossima riguarda un argomento molto più personale, perché entreremo nelle esperienze di Mauro e Tatiana, di qual è stata la loro prima volta, e poi via via su tutte quelle che possono essere le altre motivazioni e la spinta che li ha appunto spinti a fare i costellatori e a presentarsi in questo settore.
Quindi vi ringrazio dell’ascolto e alla prossima settimana.

Dalla parte del Cliente

 

Questa seconda registrazione è dedicata interamente alla figura del Cliente, che nelle Costellazioni Familiari rappresenta la persona che porta il proprio disagio, la propria situazione da risolvere. Con l’aiuto di Mauro e Tatiana racconteremo le possibilità di intervento di questa metodologia, arrivando a capire l’enorme portata di questa tecnica.

Ulteriori interviste sono già state registrate e sono in fase di post-produzione. Rimanete quindi sintonizzati sul canale Facebook: https://www.facebook.com/costfamrel/ dove verranno inserite tutte le registrazioni, così come eventi, citazioni, storie di successo, libri… Nella stessa pagina, oppure nel blog del sito www.giorgiofeletto.eu, troverete anche la precedente registrazione, ovvero l’introduzione a questo metodo.

Per aiutare l’ascolto, abbiamo scelto di elencare qui di seguito le domande ed il minuto corrispondente:
0.00 – Introduzione. Che cosa possono risolvere le costellazioni familiari?
2:38 – Ci sono controindicazioni?
4:04 – Raccontateci di una Costellazione.
8:46 – Questa metodologia, che cosa ci insegna ad un livello più “alto”?
10:28 – Date un suggerimento ad uno scettico.

Infine comunichiamo che, in un prossimo post, vi proporremo una trascrizione.

Introduzione alle Costellazioni Familiari Relazionali – Trascrizione

Qui trovate la trascrizione della registrazione “Introduzione alle Costellazioni Familiari Relazionali”, pubblicata nei giorni scorsi. Accanto ad ogni intervento, troverete anche il minuto della registrazione da cui parte. Buona lettura!

 

Giorgio (0:00): Benvenuti. Siamo qui con Mauro e Tatiana in questa serie di registrazioni dedicate alle Costellazioni Familiari Relazionali. E’ stata costruita questa serie per dare l’opportunità a tutte le persone che si interfacciano alle Costellazioni Familiari o per la prima volta o perché sono curiose di approfondire l’argomento per dare la possibilità di conoscerle meglio, approfondire il vero significato di questa metodologia che ha già aiutato tante persone in tutto il mondo e che sta diventando sempre più popolare, in Italia e non solo.

Mauro e Tatiana vi parleranno loro della loro storia, non in questa prima registrazione, ma in una successiva. In questa prima ci dedicheremo in senso generale alle Costellazioni Familiari, al loro significato, a quello che è questo metodo e ad un po’ di suggerimenti su quelli che sono gli approcci da tenere verso appunto le Costellazioni Familiari

Partiamo quindi dal capire che cosa sono le Costellazioni Familiari, quindi nel capire in che cosa consiste il lavoro, come funzionano.

Parliamo in questo caso con Mauro.

 

Mauro (1:19): Le Costellazioni Familiari sono una tecnica. Io le definirei un metodo d’indagine che permette al costellatore di individuare le dinamiche nascoste all’interno di una famiglia o di una relazione e di migliorarle. Quindi la Costellazione ci permette di diventare consapevoli di questi aspetti nascosti che fino a prima erano oscuri e che appartengono sia all’inconscio dell’individuo che a quello familiare e, una volta che questi blocchi vengono portati alla luce, la nostra coscienza li può rielaborare e assimilare.

Quindi le Costellazioni sono un metodo che agisce proprio su questi blocchi e permette di migliorare prendendone consapevolezza. E questo migliora le relazioni dell’individuo, a livello personale e familiare.

 

Giorgio (2:25): Grazie Mauro, hai usato termini interessanti come Costellatore. Parliamo appunto di Costellazioni ed il costellatore è saltato fuori come una figura importante in quello che è il sistema delle Costellazioni Familiari, ma non è l’unica figura importante. Quindi chiediamo a Tatiana di approfondire la terminologia all’interno di questo metodo, ovvero di approfondire il metodo in sé: come funziona nella pratica?

 

Tatiana (2:54): Benissimo. Ci sono tre figure importanti per sviluppare una sessione di Costellazioni Familiari. Appunto il Conduttore (o Costellatore) che è quello che conduce la Costellazione, c’è il Cliente che è quello che porta il suo disagio e i Rappresentanti che sono essenziali per valorizzare tutto quello che è la costellazione stessa perché rappresentano proprio qualcuno della famiglia di origine.

In breve, spero in breve, di spiegare a parole, anche se a parole non è semplice, di spiegare una sessione di costellazioni. Cercherò di farlo nel modo più semplice e comprensibile per tutti.

Le costellazioni familiari relazionali si svolgeranno in una stanza dove ci si troverà con persone di nostra conoscenza oppure con altre a noi del tutto sconosciuto. Verrà chiesto di sedersi in cerchio in questa stanza per poter formare al centro un vuoto che sarà il nostro campo di lavoro. Vicino a noi conduttori, cioè a me e a Mauro, ci sarà una sedia, o comunque un posto vuoto, che attenderà tra i presenti in sala una persona che vorrà lavorare su un suo disagio che in quel momento gli o le crea un particolare disequilibrio. Alla persona che si siederà lì verrà chiesto di spiegare con poche parole (il tema, ndr) su cui vorrà lavorare e quindi (la motivazione, ndr) per cui è lì. Non si dovrà raccontare tutta la storia della propria vita ma chi vorrà approcciare questo metodo dovrà avere comunque la richiesta ben chiara e possibilmente (esprimerla, ndr) con poche parole.

In merito noi normalmente, anzi, ci piacerebbe tanto che le persone che vengono ad approcciarsi con questo metodo,  si informino su tutte le situazioni a livello familiare; quello di origine innanzitutto. Porto qualche esempio: se ci sono stati aborti spontanei o no, morti premature, malattie particolari, suicidi, morti anche in guerra di qualche antenato eccetera eccetera. Per noi avere queste conoscenze è fondamentale per lo sviluppo del lavoro stesso.

In questo caso dopo che la persona ha espresso, sempre ripeto con poche parole, il proprio disagio (faccio un esempio: mi trovo una persona che trova difficoltà a comunicare con i figli), viene chiesto alla persona in merito di scegliere tra tutti i presenti, ecco qui che in gioco ci si mettono i rappresentanti, di scegliere le o la persona che rappresenti, in questo caso, proprio i figli. Si dovrà scegliere non perché uno (mi) sta simpatico, piuttosto perché è una persona che io conosco, o che lavora con me. Assolutamente no. Si dovrà scegliere istintivamente, ascoltare, ascoltarsi e ascoltare quell’energia ci sta chiamando. Naturalmente chiederemo alla persona in questione di andare vicino alla persona che ha scelto, di chiederle se ha voglia di rappresentare, appunto, suo figlio e il rappresentante in questione può anche dire di no, perché nessuno è obbligato: ognuno ha il libero arbitrio. Se dirà di no, non ci sono assolutissimamente problemi, si passa a sceglierne un’altra.

Una volta scelto le persone per fare da rappresentanti, verranno accompagnati delicatamente al centro, quindi nel nostro campo energetico, e le posizionerà come meglio crede: di fronte, una in fianco all’altra, una di spalle all’altra, ognuno come meglio vorrà posizionare. Dal momento che la posizione per il cliente è stabilita, si risiederà vicino a noi e da lì daremo, io e Mauro, il via alla rappresentazione.

Naturalmente i rappresentanti in questo caso dovranno cercare di mettersi a disposizione come un canale e di sentire tutto quello che gli arriva: un’emozione, un pianto, piuttosto che la rabbia, magari hanno voglia di allontanarsi dalla persona che gli è stata messa vicino… E tutto questo ci permetterà di: uno verrà valorizzata com’è la costellazione, e (due, ndr) per noi conduttori è un capire dove la situazione è più complicata o tra chi è più complicata. Saremmo solo noi ovviamente a chiedere e a fare domande in merito, in base ai vari spostamenti che ci saranno.

Prima di cominciare comunque la sessione verrà chiesto e questo lo mettiamo come una cosa importantissima di lasciar fuori assolutamente il giudizio e di rispettare tutte le persone che si troveranno lì quel giorno e di accoglierle con il proprio disagio, se è possibile con amore. Ogni persona ha il proprio dolore interiore e non è più o meno importante del nostro. Ricordiamocelo sempre. Quindi assoluto rispetto. Vi verrà anche chiesto che finita la giornata, non si esce con il primo pensiero di raccontare al mondo intero tutto quello che è successo, né tantomeno di entrare in merito a problematiche di altre persone. Quindi ripeto: riservatezza e per almeno 21 giorni di non raccontare niente a nessuno. Se vorrete potrete fare una semplice riflessione: se è andata bene, se state bene o se state male, ma di dire eventualmente che racconterete un po’ più in particolare, in dettaglio, più avanti, non in quel momento. Tutto quello che si sarà smosso in quel giorno è un’energia che va maturata in ognuno di noi. Se la portiamo fuori divulgando con parole e commenti, quest’ energia si disperde ed è come non aver fatto assolutamente nulla.  Quindi è una raccomandazione che facciamo veramente di cuore. Cercate comunque di tenere per quanto possibile la mente libera in questo lasso di tempo, di non elaborare con la mente ma di ascoltare e osservare tutto quello che vi sta accadendo nei giorni successivi e le relazioni con la gente intorno. Se questa cosa la si fa, sembra surreale, ma se la si fa, si potrà constatare che determinate dinamiche nostre o delle persone che ci circondano, potrebbero effettivamente cambiare. Questo è un po’ in generale. Spero di essere stata abbastanza chiara e comprensibile. Questa è la giornata di una sessione di costellazione.

 

Giorgio (12:23): Grazie Tatiana, sei stata molto precisa, molto specifica e questo è molto utile perché così si capisce meglio quello che è in pratica il lavoro che viene fatto. Questo secondo me è molto importante. Ci sono tante domande che possono essere sorte da quello che tu hai detto, male lasciamo un pochino per le prossime registrazioni. Qui vogliamo fare un’introduzione e quindi l’introduzione ci impone di chiedere che origine hanno le costellazioni e perché si chiamano così. E quindi glielo chiediamo a Mauro.

 

Mauro (13:00): Le Costellazioni Familiari sono una tecnica che ha messo a punto Bert Hellinger a metà degli anni ’90. E’ stata messa a punto in quel periodo, dal ’93 ha iniziato a pubblicare dei libri su questo metodo, però diciamo che la tecnica ha cominciato a diffonderla già a metà degli anni ’80. Bert Hellinger, chi è? Lui è nato nel 1925, ha studiato filosofia, ha studiato teologia, pedagogia, poi è diventato psicanalista. Per 16 anni ha lavorato come missionario cattolico presso gli Zulu in Sudafrica. Questa tecnica delle Costellazioni Familiari la ha sviluppata sotto l’influenza di varie terapie, come la terapia primaria, la Gestalt, la terapia psicodinamica, la familiare sistemica, l’analisi transazionale, la psicanalisi, l’ipnoterapia. Quindi diciamo che è un risultato di tante cose messe insieme che lo hanno portato ad elaborare questa meravigliosa tecnica.

Bert Hellinger ha dato questo nome alle costellazioni, cioè Costellazioni Familiari; i due termini nascono da queste due situazioni: Familiari perché il problema il disagio che una persona manifesta, anche all’interno di una relazione esterna alla famiglia, sia che sia con un amico, con un collega di lavoro, alla fine ha sempre un’origine familiare, perlomeno quasi sempre; invece il temine Costellazione deriva dal fatto che Hellinger ha individuato degli ordini di struttura fissi, che servono per mantenere l’equilibrio nel sistema famiglia, che servono a farlo sopravvivere. Questi ordini ci sono anche in tutti i sistemi, compreso il sistema stellare e sembra appunto che Hellinger abbia tratto da qui la decisione di dare questo nome alle Costellazioni, quindi Costellazioni Familiari.

 

Giorgio (15:16): Grazie. Un’ultima domanda per questa prima serie di attività. Abbiamo capito che le costellazioni familiari hanno tutto un setting specifico, quindi tutta un’ambientazione specifica, dei ruoli specifici ed è un lavoro molto codificato sotto tanti punti di vista. Negli ultimi 20 anni, cioè dagli anni ’90 in poi, da quando Hellinger ha iniziato a diffondere questa metodologia, si sono formati comunque centinaia di costellatori o conduttori, a seconda di come vogliamo chiamarli, che hanno presentato la propria versione, la propria metodologia, la propria tonalità di costellatori all’interno del proprio lavoro. L’ultima domanda di questa serie è: qual è la vostra tonalità? cos’è che voi portate all’interno delle costellazioni?

 

Tatiana (16:05): La nostra tonalità… E chiedo anche a Mauro in questo caso se ha voglia di dire la sua perché è giusto secondo me che se ha qualcosa da aggiungere anche Mauro, lo faccia. Noi la abbiamo imparata, questa tecnica, da due persone meravigliose, da due persone che comunque hanno l’Amore dentro, nel vero senso della parola. Questo imparare da loro l’abbiamo assorbito tantissimo e questo Amore è quello che noi vogliamo per le nostre costellazioni: portarle avanti con l’umiltà, con l’Amore e con il rispetto per tutte le problematiche di tutte le persone, indipendentemente da qualsiasi problema sia. Più o meno forte: non è vero che è così. Sono tutti uguali ed è con l’umiltà, ripeto, e con l’Amore che noi vogliamo portare avanti questo tipo di lavoro. Così ci è stato insegnato e così noi vorremmo continuare a fare.

 

Mauro (17:13): Concordo con quello che ha detto Tatiana, è perfetto. Voglio aggiungere solo che ritengo, anzi sono certo che ogni costellatore porta nel campo un’impronta che è quella sua personale e che può essere diversa dagli altri . Ha le sue caratteristiche e queste lo rendono unico e quindi anche la costellazione può essere diversa da una persona all’altra che la conduce. Questo è una cosa che va detta.

Per quello che riguarda il metodo, le caratteristiche nostre, son d’accordo con Tatiana: le due voci principali per noi sono Umiltà e Amore che abbiamo imparato ad Assisi da queste due persone che io ogni volta che le penso o le nomino, si parla di loro, mi emoziono sempre e ancora le ringrazio.

 

Giorgio (18:22): Grazie mille. Chiudiamo qui questa prima registrazione. Ne seguiranno altre. Di organizzate ce ne sono diverse. La prossima tratterà del ruolo del Cliente, cioè la persona che viene e manifesta durante la costellazione il proprio disagio e la propria difficoltà. Andremo un pochino più a fondo su ciò che le Costellazioni possono risolvere e in che modo ed entreremo più nel dettaglio di queste dinamiche.

Vi ringrazio di aver ascoltato fino a qui e vi aspetto tra una settimana. Grazie.

Introduzione alle Costellazioni Familiari Relazionali

 

Con questa registrazione vi proponiamo la prima intervista da me (Giorgio) fatta a Mauro e Tatiana, i Costellatori delle Costellazioni Familiari Relazionali. Vogliamo infatti raccontare in dettaglio questa meravigliosa metodologia, che ha già aiutato moltissime persone in tutto il mondo da quando Bert Hellinger, negli anni ’80, la ha sviluppata.

In questo audio ci spiegano cosa sono le costellazioni e come funzionano, soffermandosi sulle varie fasi del lavoro, sulle origini e su molto altro ancora. Ulteriori interviste sono già state registrate e sono in fase di post-produzione. Rimanete quindi sintonizzati sul canale Facebook: https://www.facebook.com/costfamrel/ dove verranno inserite tutte le registrazioni, così come eventi, citazioni, storie di successo, libri…

Per aiutare l’ascolto, abbiamo scelto di elencare qui di seguito le domande ed il minuto corrispondente:
0.00 – Introduzione. Cosa sono le Costellazioni Familiari?
2:25 – Quali sono i ruoli e come funziona questo metodo nella pratica?
12:35 – Quali sono le origini di questa metodologia?
15:28 – Qual è la vostra “tonalità”, cosa portate voi all’interno delle Costellazioni?

Infine comunichiamo che, in un prossimo post, vi proporremo una trascrizione.